Negli anni 2000 le ricette le si trovano ovunque: sul web, soprattutto, pronte da stampare ed in mille versioni diverse. Ma c’è anche chi è nostalgico dei libri della nonna, quelli che venivano tramandati dalla madre alla figlia ed annotati a mano per migliorare e personalizzare tutte le ricette. A proposito di antichi libri di ricette, uno chef di San Piero in Bagno, Alessandro Bravaccini, gestore del ristorante “Alto e Savio, insolito luogo di ristorazione”, ha ritrovato mentre svuotata cantine e soffitte un antico libro di dolci, del 1907, che si intitola “140 maniere di fare i dolci”.
Il costo, stimato all’epoca, era di 15 centesimi e la casa editrice di Adriano Salani, Firenze. Nel piccolo libro ingiallito e sgualcito si trovava anche una ricetta scritta di proprio pugno da una donna che, utilizzano un linguaggio ricco e descrittivo, ha tramandato ai posteri (e cioè a noi) la ricetta del vov romagnolo, perfetto anche d’estate se bevuto freddo. La ricetta in questione è particolare rispetto a quella odierna: infatti fra gli ingredienti troviamo anche acqua e rum.
Ecco qui come si fa la ricetta: 5 uova, 5 etti di zucchero, 1/5 di litro d’acqua, un grammo di vanillina, un quinto di litro di alcol puro ed un quinto di litro di marsala, un bicchierino di rum. Si montano i rossi d’uovo con poco zucchero per mezz’ora, aggiungendo zucchero. Aggiungete acqua, marsala, vanillina, rum e alcol. Ecco fatto!