Poche piante sono legate ad un ruolo così identificato e facile da “capire” come il rosmarino che è strutturalmente una delle più antiche ed impiegate anche nei metodi officinali, crescendo da millenni in tantissimi contesti in maniera selvatica su tutto il litorale italiano essendo naturalmente abituato al contesto temperato. Il rosmarino può essere adattato, coltivato ma anche portato alla moltiplicazione tramite un semplice rametto di un’altra pianta, anche se per moltiplicarlo nel modo giusto è importante seguire una “piccola guida”.
In questo modo potremo ottenere teoricamente delle piante infinite di rosmarino da un semplice pezzo.
Condizione che può essere portata a compimento anche da chi non è dotato di pollice verde essendo una operazione che ha pochi “step”.
Conosci il rosmarino? Ecco come moltiplicarlo in modo semplice
Il concetto di talea infatti si estende anche per il rosmarino che è una pianta dal comportamento arbustivo e gode di una crescita veloce soprattutto se in condizioni atmosferiche ed ambientali buone. La talea è una forma di riproduzione molto impiegata dai coltivatori e permette di ottenere da un semplice frammento, opportunamente preparato, una “versione” molto simile a quella originale di una nuova pianta.
Attraverso il sistema della talea infatti si tende a ridurre al minimo la presenza di problemi strutturali di una pianta , se si sceglie ovviamente un pezzo giusto.
Sviluppare una talea di rosmarino per la moltiplicazione è molto facile, condizione che andrebbe sviluppata quando la pianta si trova in una stagione come quella primaverile, oppure quella autunnale che costituiscono i contesti migliori in quanto mediamente miti.
Per procedere alla moltiplicazione della pianta in questione è importante scegliere il ramo giusto, optando per uno sano, abbastanza dritto e ricco di foglie dalla lunghezza di almeno una decina di cm, poi bisogna tagliarlo con delle forbici o cesoie ben affilate, eliminando poi le foglie nella parte superiore, lasciando circa il 2/3 di quelle sulla parte superiore.
Impiegando del comune terriccio pulito in un vaso, anche non troppo grande, dobbiamo interrare il rametto scelto, per la lunghezza dove abbiamo eliminato le foglie.
Dopo aver compattato un po’ il terreno intorno al rametto, dobbiamo provvedere ad inumidire leggermente il terreno ed anche nei giorni successivi il terreno non dovrà mai diventare asciutto (ma neanche essere reso fradicio).
La talea può essere anche riprodotta in acqua allo stesso modo, impiegando proprio un vasetto d’acqua al posto del terriccio. Quando le radici avranno radicato abbastanza, potremo spostare la pianta in un vaso di terra abbastanza grande.