Esistono infinite varietà di riso. Noi italiani siamo abituati a vedere sulle nostre tavole l’Arborio, il Vialone Nano, o il Parboiled. Siamo anche abituati a vedere questi piccoli gioielli della natura in tonalità dal bianco al giallino, dalla forma allungata o leggermente più piccola e tonda. Esistono due varietà che hanno in comune una caratteristica, ovvero abbassare il colesterolo cattivo. Si tratta del riso rosso e del riso nero.
Il riso nero cresce maggiormente nella zona dell’America del Nord. I suoi chicchi si presentano lunghi e sottili ed è indicato per chi soffre di infiammazioni allo stomaco ed intestinali. Questa varietà viene definita Venere ed era considerata molto pregiata in Cina, tanto da essere consumata solo da imperatori. Ancora oggi è considerata pregiata: i chicchi sono ricchi di ferro, calcio, vitamine del gruppo B e C e di antociani. Sono questi antiossidanti che conferiscono la colorazione nera e che prevengono la fragilità capillare, i processi infiammatori e cancerogeni. Oltre ad abbassare il colesterolo, il riso nero contrasta la ritenzione idrica.
Il riso rosso è un’altra varietà usata per abbassare il colesterolo cattivo. E’ un riso integrale e proviene dalla Thailandia, ma viene coltivato anche in Italia nelle risaie piemontesi. Vitamine, proteine, sali minerali ed oligoelementi sono tutti concentrati in questi chicchi. Si abbina molto bene alle verdure cotte e ha la caratteristica di rimanere croccante anche dopo la cottura. Il riso rosso integrale e il riso rosso Ermes sono differenti. la varietà Ermes è una combinazione tra il riso nero Venere e una varietà dal granello allungato.