Reflusso? Cosa mangiare per stare bene (LISTA)

Il reflusso gastrico è purtroppo un male invisibile e davvero molto fastidioso. Difatti, negli ultimi tempi, non si riesce neanche ad individuare subito, ma la sensazione di acidità permanente è uno dei più grandi segnali di allarme maggiori. Per questo con il reflusso cosa mangiare diviene un’importante prevenzione e cura di questo grande fastidio.

Possiamo dire che se il medico ha il sospetto che abbiate un reflusso gastroesofageo generalmente vi dovrebbe prescrivere una terapia a base di inibitori di pompa protonica che sono capaci di far diminuire i sintomi. Nel momento in cui parliamo di sintomi, possiamo fare un esempio, è come mettere lo sporco nascosto sotto il tappeto per avere la stanza pulita. Pertanto come prima cosa bisogna agire sull’alimentazione e poi farsi assistere dai medicinali per far essere tale processo di guarigione più rapido e meno doloroso.

Reflusso? Cosa mangiare per stare bene (LISTA)

Quasi sempre vengono fatte anche altre indagini più approfondite. Un esempio è l’esofago-gastro-duodenoscopia che permette difatti di capire e individuare cosa si trova all’interno del primo tratto del tubo digerente, andando ad analizzare la presenza di complicazioni del reflusso come la tanto temuta infiammazione dell’esofago. Nell’istante in cui si parla di reflusso la dieta è un costituente importantissimo da prendere in considerazione.

Troviamo infatti alimenti che possono essere più nocivi per chi è afflitto di tale disturbo, mentre altri si possono mangiare tranquillamente. Andando a vedere pero che non esiste una dieta uguale per tutte le persone, ma sono in realtà dei consigli da poter utilizzare eliminando le scuse e iniziando ad ascoltare per davvero il nostro corpo. Chi è afflitto di reflusso può mangiare le verdure crude e le carni bianche o rosse. Va all’opposto evitata in ogni caso la carne di maiale in ciascuna sua forma. Si possono mangiare con moderazione piccole quantità di cioccolato e le uova.

Non è assolutamente consigliato il salmone cotto, siccome purtroppo i grassi del pesce nel corso della cottura cambiano il loro composto, divenendo più difficili da digerire. Pertanto favoriscono la stabilità di succhi gastrici nello stomaco. Vanno poi in ogni caso evitati i cibi parecchio grassi, come i fritti o quelli con le salse, che hanno la tendenza a sovraccaricare lo stomaco e fanno divenire difficile la digestione.

Preclusi pure i cibi acidi come gli agrumi, l’aceto e il caffè. Dal momento che rilassano la muscolatura dello sfintere esofageo, facilitano il ritorno verso l’alto proprio del materiale gastrico. Spezie e intingoli accrescono, infine, l’acidità, per tale motivo sarebbe preferibile andare ad utilizzare una cottura al vapore, al cartoccio o alla piastra.