Senza troppi dubbi è la pizza l’alimento tradizionalmente italiano più “copiato” ma anche maggiormente presente in tutto il mondo, vero e proprio elemento e portato anche alla maggior condizione di variazione a seconda della cultura sia locale che internazionale. Invenzione importantissima che si propaga a partire dalla cucina popolare fino a quella naturalmente gourmet. Ma mangiare pizza tutti i giorni causa problemi di sorta rilevanti?
E’ un po’ una domanda che non sembra avere una risposta definita, condizione anche portata dalla duttilità e dalla varietà degli ingredienti della pizza.
Ma quali sono gli effetti se si sceglie di mangiare la pizza tutti i giorni? Proviamo a comprnederli interamente assieme senza troppi giri di parole.
Cosa succede a mangiare pizza tutti i giorni? Ecco la risposta del nutrizionista
La pizza è un alimento che, se viene identificato come dal punto di vista analitico, è tendenzialmente molto nutriente, a partire dall’impasto che è ovviamente portato da una base di farina, sale, lievito come struttura, alla quale vanno aggiunti concetti molto spesso segreti legati alla preparazione dello chef. Ed anche il “topping”, ossia sostanzialmente la serie di ingredienti aggiunti sulla parte superiore, fanno spesso la differenza.
La pizza tendenzialmente non è un alimento da tutti i giorni, a partire dall’apporto calorico che generalmente è troppo elevato da essere considerato un elemento “gestibile” da chi si trova in una condizione pur sana. Una margherita che è tra le pizze più tradizionali e mediamente elaborate apporta da circa 750 calorie fino a oltre 1000 mentre se si opta per varianti più “Ricche” si “sfora” senza troppe difficoltà anche la soglia delle 1500 calorie.
La pizza tutti i giorni tende a far aumentare anche, nella maggior parte dei casi, la pressione arteriosa, in quanto è mediamente presente il sodio sotto forma di sale. In generale una persona media dovrebbe consumarne 2 o al massimo 3 volte a settimana, se si trova in condizioni di buona salute e di normopeso, essendo anche composta prevalentemente da carboidrati che sono molto utili ma anche gestibili con difficoltà se in quantità eccessive, in particolare da parte di chi soffre di glicemia “ballerina”. I carboidrati in eccesso infatti tendono ad essere trasformati in zuccheri, e questo porta ovviamente a problemi.
Come ogni alimento ricco di carboidrati anche la pizza è spesso finita sul banco degli imputati tra gli elementi maggiormente “problematici” ma non è per forza qualcosa da detronizzare, magari scegliendo pizze non troppo “cariche” e difficili da smaltire.