Alzi la mano chi è a dieta! In questo periodo dell’anno tutti decidiamo di correre ai ripari e di perdere peso per superare la prova costume. Decidiamo di convertirci all’insalata dopo mesi di comfort food. L’insalata non è un pasto da sottovalutare perché può diventare completo, non si tratta di foglie verdi accompagnate da pomodori e in qualche caso da tonno e cipolla. Molti chef, tra cui Antonino Cannavacciuolo, ne hanno fatto un piatto da menù, prossimamente vi proporremo la ricetta dell’insalata liquida, oggi vogliamo discutere insieme a voi di quali sono i 5 errori più comuni quando prepariamo l’insalata.
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Non conoscere le varietà
Quando ci fermiamo al banco della verdura, il nostro sguardo cade sul primo cespo d’insalata, spesso la varietà brasiliana croccante e a foglie larghe, ma non è l’unica che esiste. Basta volgere lo sguardo in tutte le direzioni. Le insalate si dividono in tre categorie: lattuga, cicoria, indivia. La lattuga ha un colore chiaro e a questa categoria appartengono l’iceberg, trocadero, lattuga romana e cappuccio. Le cicorie hanno un sapore amaro e in questa categoria troviamo il radicchio, l’insalata belga e il pan di zucchero. Infine abbiamo l’indivia che si trova solo nei mesi freddi e tra queste riconosciamo la scarola e l’indivia riccia;
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Comprare sempre la stessa insalata
Non tutte le insalate sono uguali e lo abbiamo scoperto analizzando insieme quali sono le caratteristiche nutrizionali. In ogni caso cercate di prestare molta attenzione al colore che deve essere vivo e verificate la presenta di ammaccature e parti marcite. Se acquistate le insalate in busta controllate che il sacchetto non sia gonfio (il gonfiore è causato dalla fermentazione della verdura), lavatele sempre sotto l’acqua per uccidere eventuali batteri che sopravvivono e occhio alla scdenza;
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Conservare direttamente in frigorifero
Dopo l’acquisto conserviamo l’insalata subito in frigo, niente di più sbagliato perché se ci sono delle foglie marce si comprometterà tutto il cespo. Il consiglio è di eliminare queste parti danneggiate e di riporle in un contenitore coperto con un panno umido. Posizionare tutto nella parte bassa del frigo per 3-5 giorni. Alcune varietà riescono a resistere una settimana;
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Non provare nuove ricette
L’abbiamo detto all’inizio che l’insalata non è solo foglie e pomodori e lo ribadiamo, anzi uno degli errori più comuni è quello di usare poca fantasia. Il massimo che ci concediamo sono le scagli di parmigiano o la mozzarella, il mais e il tonno. Un mix molto interessante è con germogli e semi uniti a frutta secca e fresca per pranzetti completi e succulenti. Contrasti di colore e di sapore che stuzzicano l’appetito!
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Non usare nuovi condimenti
Dopo gli abbinamenti non potevamo non soffermarci sui condimenti. Olio, aceto e sale sono solo la base. Si possono preparare deliziose sale con aceto balsamico e spezie oppure con panna acida e yogurt. Il sapore amarognolo delle cicorie e delle indivie si può smorzare con il miele, in ogni caso non condite troppo tempo prima di servire perché le foglie possono perdere la croccantezza. Tranne nel caso del cappuccio.