Il pane fa male alla dieta? Ecco il parere del nutrizionista

Il pane ha avuto un impatto assolutamente rilevante e rilevabile fin dagli albori dell’alimentazione conosciuta, in quanto essendo costituito primariamente dalla farina e quindi dalla macinatura di vari cereali è stato di fatto il primo alimento “lavorato” in qualche modo ed in qualche senso identificabile, ed anche se risulta essere ancora qualcosa di estremamente importante, probabilmente di irrinunciabile, spesso si è disposti a farne a meno in particolari condizioni di regime alimentare, come quando si è a dieta.

Spesso infatti viene considerato addirittura dannoso in quanto ricco di carboidrati e non così nutriente rispetto ad altri alimenti.

Ma esiste un pane che “fa bene” per la dieta dimagrante o comunque per un regime abbastanza stringente da essere considerato salutare?

Sei a dieta ed il pane ” fa male “? Ecco quale scegliere per star bene

Il pane come detto identifica una lavorazione da forno che è strutturalmente, allo stato basilare, abbastanza semplice e nel corso dei secoli non è cambiato moltissimo. Non è un alimento facile da sostituire, in particolare in nazioni come l’Italia ha un enorme peso concettuale, integrato in praticamente ogni tipo di pasto, ed identifica qualcosa di molto importante.

Ciò che rende il pane naturalmente “poco appetibile” per le diete dimagranti è la struttura dei cereali raffinati che rendono i composti da forno come non così indispensabili: l’apporto di carboidrati infatti tende a sviluppare anche un aumento glicemico ed il pane bianco non è così fondamentale, causando anche un aumento di peso perchè il tipo di carboidrati incanalato è prevalentemente causa di aumento di peso.

Il segreto è quindi non eliminare il pane ma sostituire la variante bianca con altre meno raffinate, come il pane integrale o quello di segale, di soia , con qualsiasi altro elemento sufficientemente grezzo e quindi in grado di svolgere un “doppio effetto positivo”. Il primo è uno di tipo “riempitivo” e saziante, in quanto la presenza di fibre tende a saziare di più rispetto al pane bianco, il secondo punto a favore è legato proprio alla tipologia di potere digestivo che può sviluppare: essendo ricco di fibre e nutrienti complessi l’organismo tende a “fare più sforzi” per gestire il tutto, ed è qualcosa di tendenzialmente positivo.

Importante anche “come si usa il pane” ad esempio è meglio evitare di consumarlo al di fuori dei pasti principali, usarlo come snack lo rende meno utile e saziante, quindi nutriente rispetto ad altri contesti.