Le alghe sono un alimento che è entrato a far parte della nostra alimentazione grazie alla diffusione dei ristoranti giapponesi. Le alghe fanno bene perché sono una fonte di iodio, il minerale che stimola la produzione di ormoni e garantisce il buon funzionamento della tiroide. Oggi abbiamo deciso di darvi qualche suggerimento su come cucinare le alghe perché l’abbiamo dimenticato. Dovete sapere che in passato si trovavano molto spesso nelle ricette, oggi invece sono considerate un ingrediente nuovo. Non tutte le alghe sono commestibili, in commercio si trovano l’alga wakame, la nori e la kombu, poi vi sono l’agar agar, la spirulina e infine la mediterranea lattuga di mare.
Le ricette con le alghe da provare sono molte, iniziamo subito con la zuppa di miso, la tradizionale pietanza giapponese che vede protagonista anche il tofu oltre all’alga wakame che si aggiunge poco prima di essere servita. Le alghe si possono abbinare anche alle classiche zuppe di verdure, per dare un retrogusto marino che ricorda l’estate anche in inverno. Gli amanti dell’insalata invece possono divertirsi a tagliuzzare le wakame e accompagnarle con cipolle, pomodori, sesamo tostato e salsa tahina e completare con una spolverata di alghe disidratate. Molti chef stellati usano la polvere di alghe sui piatti a base di pesce e frutti di mare, sia primi che secondi.
Sino ad ora vi abbiamo presentato delle ricette che prevedono l’utilizzo delle alghe crude, ora invece aumentiamo il livello di difficoltà. Uno dei pilastri della cucina vegan è il seitan, un arrosto completamente vegetale che diventa molto saporito se fatto bollire con alghe wakame, alloro, carote e cipollotto. Ma non finisce qui, con le alghe si possono preparare delle frittelle deliziose e un patè proprio come quello di olive da spalmare sui crostini. E voi avete mai provato a cucinare le alghe?