Come conservare il pane per farlo durare più a lungo: il metodo definitivo

Conservare il pane per farlo durare più a lungo è una delle cose apparentemente più complesse, se abbiamo intenzione di farlo in modo efficace. In realtè il pane può essere assolutamente conservato non solo in modo efficace ma anche per diversi giorni, riducendo al minimo la sua tipica forma di degradazione che lo contraddistingue e lo fa diventrare raffermo.

E’ l’esposizione all’aria, ma non solo, a renderlo duro e raffermo, per questo motivo bisogna tenerlo in un ambiente ben protetto da luce ed esposizione all’aria, ma non solo. Esistono infatti vere e proprie tecniche, diffuse e riconosciute anche da chi effettivamente realizza il pane. In particolare un metodo è particolarmente efficace e può rivelarsi davvero utile.

Perchè il pane diventa duro

Il Pane diventa raffermo a causa della sua composizione, fondamentalmente le farine contengono carboidrati ed amido, quest’ultimo con l’impatto dell’umidità tende a portare la mollica ad una condizione via via sempre meno fragrante nel corso del tempo, mentre la crosta diventa dura a causa della gelatinizzazione, che viene considerata un processo fisico che si innesta con l’umidità.

Essendo il pane formato fondamentalmente da acqua, farina e lievito, esistono metodi efficaci per preservarne a lungo la sua consistenza o perlomeno rallentare quanto più possibile il processo di degradazione. Il metodo più semplice è fare ricorso al tradizionale sacchetto di carta, magari la tipologia leggermente forata, all’interno di una busta di plastica.

Conservarlo al meglio

Il tutto tenendolo ben lontano dalle fonti di calore ed aria, quindi ben chiuso, al tempo stesso in un contesto lontano dalla luce. Questo riduce al minimo i due impatti di cui abbiamo evidenziato l’efficacia, importante fare ricorso alla busta di carta, conservarlo solo in quella di plastica aumenta radicalmente l’umidità e può portare allo sviluppo della muffa.

  • Alternativamente è molto efficace il tipo di conservazione in un comune canovaccio da tenere ben chiuso, in un mobiletto fresco e asciutto, come quelli realizzati apposta per la conservazione di questo alimento
  • Elementi come il glutine ed il lievito madre aiutano il pane a conservarsi meglio

Non è una buona idea conservare il pane in frigorifero, la temperatura non è il principale problema, ma l’umidità rende la crosta troppo molliccia così come la mollica, meglio tenerlo all’esterno o se è solo per poco tempo, lasciarlo nella busta di carta nella parte centrale del frigorifero, anche se non è il metodo migliore per il lungo periodo.

Nel congelatore possiamo conservarlo fino a 6 mesi, se sistemato magari a fette o a pezzi in apposite buste per gli alimenti surgelati. Possiamo poi scongelarlo naturalmente tenendolo fuori in un contesto sufficientemente asciutto, oppure fare ricorso al forno, o anche al forno a microonde con l’apposita funzione che permette lo scongelamento.

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