Le festività anche di carattere profondamente religioso sono, numericamente e statisticamente parlando le preferite in Italia, dove viene privilegiata anche la cultura del cibo, ed alimenti anche molto nutrienti, e spesso decisamente calorici sono valutati come cibi nazionali, sicuramente a Pasqua, anche per ragioni “spirituali” si tende a privilegiare alcune tipologie di cibo piuttosto che altre, uno su tutti a Pasqua è la Colomba che come per Pandoro e Panettone durante il periodo natalizio, viene considerata un “must”. Ma cosa succede se si mangia la colomba tutti i giorni?
Come altri alimenti caratteristici anche la colomba è stata adattata al contesto moderno, dove viene prodotta anche a carattere industriale oltre che artigianale.
Ma la colomba fa ingrassare? Ed in generale quali problematiche potenziali può portare un consumo eccessivo?
Cosa succede se mangi la colomba di Pasqua tutti i giorni? Ecco il parere del nutrizionista
Rispetto ad altri dolci regionali la Colomba ha una data di nascita ed un “inventore” infatti è stata la Motta che a partire dagli anni 30 del XX secolo ha iniziato a sviluppare varie alternative al tradizionale pandoro e panettone. E’ un dolce quindi milanese, non antico come altri, costituito in una forma lavorata di pane dolce, al quale sono aggiunti all’impasto vari elementi come le mandorle, canditi, agrumi e quant’altro. Concettualmente consiste in una forma di “mix” di pandoro e panettone però per il periodo di Pasqua, dove viene simboleggiata la forma della colomba ad ali spiegate.
E’ un alimento per forza di cose non propriamente leggero, anzi una singola fetta di colomba media può portare ad oltre 500 calorie, anche se molto dipende anche dalla qualità. Non è ovviamente un alimento calorico, e sicuramente mangiarla tutti i giorni soprattutto durante il periodo delle feste (dove si è solito “sgarrare” ed abbondare con le porzioni anche di altri cibi) non è una buona idea, sia per una questione di peso accumulato ma anche per una legata alla pressione ed al contesto di carboidrati: essendo spesso costituita da vari conservanti e farine non per forza di altissima qualità, i livelli di glucosio possono essere difficili da controllare ed un eccesso come per quasi ogni alimento è un problema.
Una fetta al giorno (e non di più) però costituisce una forma di “eccezione” che possiamo concederci, anche se il periodo migliore per consumarla non dopo pranzo o cena ma a colazione, in particolare abbinata ad uno yogurt magro che può controbilanciare i carboidrati e gli zuccheri raffinati della Colomba.