Riguardo all’ultima stagione invernale, i costi per il riscaldamento hanno subito un aumento davvero esorbitante. C’è una allerta multe legata ad un utilizzo improprio dei termosifoni che non può essere sottovalutata. Nessuna tipologia di riscaldamento, purtroppo, è scampata a questi rincari.
Precedenti dati statistici, hanno infatti rivelato che in questo inverno almeno il 65% degli italiani ha ridotto l’uso dei riscaldamenti, mentre il 5% ha deciso di tenerli completamente spenti. Se fai parte del gruppo di persone che per riscaldarsi ha utilizzato i termosifoni, soffermati a leggere questo articolo. Attenzione all’ allerta multe, vediamo cosa comporta l’uso improprio dei termosifoni.
Allerta multe termosifoni: ecco tutto quello che c’è da sapere
Ormai siamo in primavera e le temperature si stanno pian piano elevando, quindi il periodo del riscaldamento sta per terminare. Per essere sicuri di non beccarci alcuna multa, vediamo quando è il momento di dire arrivederci i termosifoni:
La questione nasce dal Decreto del Presidente della Repubblica 412 del 1993 riguardante le norme da seguire in merito ad accensione e spegnimento. Il Decreto si basa sulla suddivisione dell’Italia in 6 fasce climatiche: A, B, C, D, E, F. Ognuna di esse è caratterizzata da diverso clima e prevede un numero limite di ore al giorno in cui i riscaldamenti possono essere accesi.
La lettera A rappresenta la fascia territoriale climatica in cui il clima si presenta più caldo ed in genere identifica le isole. In queste zone il riscaldamento era disponibile per sei ore al giorno ed è terminato il giorno 15 Marzo. Per la zona B e la zona C, che rappresentano rispettivamente le zone più calde e più miti, il termine era il 31 marzo. Invece, la zona D continua con i riscaldamenti fino al 15 aprile. Chiaramente questo perché si tratta di zone in cui le temperature sono abbastanza fredde.
Invece, l’unica zona che non è soggetta a restrizioni e che quindi può usufruire dei riscaldamenti sempre è quella contrassegnata dalla lettera F. In tali luoghi le temperature sono davvero molto basse. Infatti, si fa riferimento soprattutto ai cittadini di bassa e media montagna.
L’importante, quindi, risiede nel rispettare le regole imposte riguardo allo spegnimento dei termosifoni. Se centralizzati non si incombe in nessuna multa, se invece gestiti in autonomia il fatto è diverso. Se le regole non sono state rispettate o non lo saranno, il rischio c’è. In quest’ultimo caso, si va incontro a sanzioni che oscillano fra i 500 ed i 3000 euro. Ovviamente, è meglio continuare ad aggiornarsi poiché potrebbero esserci delle proroghe in via eccezionale.