L’albero di Giada identifica una delle piante sicuramente più presenti, amate ma anche quelle che solitamente ricevono “meno cure” che è anche una delle caratteristiche tipiche di questa forma di pianta grassa che però spesso non viene identificata come tale in tutto e per tutto perchè sostanzialmente si identifica una forma di struttura vegetale quasi indipendente. E se in parte questa forma di concetto è vera, anche l’albero di Giada ha bisogno di alcune cure, a partire da capire come innaffiarlo correttamente.
Essendo una pianta succulenta, ha bisogno di una giusta quantità di acqua ma anche di un metodo specifico per permettergli di ottenere la giusta dose di “nutrizione”.
Come innaffiare correttamente l’albero di Giada? Ecco la guida.
Attenzione all’albero di Giada, ecco il metodo per innaffiarlo in modo corretto
Definita Crassula ovata, la pianta dell’albero di Giada è amata per la sua tipica forma ad arbusto ed a foglie rotonde, è una pianta nativa del Sudafrica ma che si è adattata grazie ad una vera e propria selezione portata avanti nel tempo, anche a contesti diversificati e può assolutamente crescere rigogliosa anche in ambiti più temperati come quelli mediterranei, e proprio la Crassula Ovata per questo motivo ha trovato enorme spazio e diffusione sui balconi di buona parte del nostro paese, in particolare dagli anni 80 in poi.
E’ anche una pianta adattiva e facile da replicare, che non ha bisogno di molte cure ma l’irrigazione resta importante la tempistica oltre al modo: è una pianta che privilegia gli ambienti caldi ed abbastanza equilibrati in fatto di umidità, ma in inverno la struttura del vegetale entra in una forma di “semi letargo” quindi le innaffiature devono essere molto più rarefatte, anche da porre una volta al mese al massimo, in estate invece bisogna aggiungere acqua in maniera non troppo frequente ma in quantità importanti, però bagnando sempre solo il terreno e mai le foglie che tendono inevitabilmente a marcire ed attrarre malattie e microorganismi in questa condizione.
La pianta però anche in estate soffre di marciume delle radici quindi bisogna sostanzialmente controllare il terreno, e bagnarlo a sufficienza solo quando è completamente asciutto.
Durante i periodi molto caldi possiamo anche inserire il vaso della nostra pianta in una bacinella di acqua pulita per alcuni minuti e poi tirarla fuori facendola “sgocciolare”, in questo modo l’albero di Giada tratterrà l’acqua di cui ha bisogno anche per diverse settimane.